Dopo dieci anni di gloria, con adunate oceaniche, grandi ospiti, Odifreddi ubriaco che declamava Galileo sui tetti e stagiste costrette a indossare le magliette della kermesse senza reggipetto, il Festival della Mente cambia rotta. La notizia, di qualche settimana fa, ha spiazzato i tanti frequentatori abituali dell’ormai tradizionale appuntamento del fine estate sarzanese. Una rivoluzione che naturalmente parte dalla testa: via Giulia Cogohli, con sentito ringraziamento del sindaco Alex Cavanda, dentro il prof. Gustavo Chantilly, 109 anni, con il compito di rinnovare il Festival, confermandone il ruolo cardine nel panorama culturale nazionale. Oggi l’annuncio della prima novità: il FdM sarà sempre a fine estate, ma a giugno comincerà una serie di corsi propedeutici per affrontarlo al meglio. “Se c’è una cosa frustrante – ha spiegato questa notte a SS il prof. Chantilly – oltre a svegliarmi nel cuore della notte come avete fatto voi, dicendomi per scherzo che m’hanno rubato la moto d’acqua, è sentirsi ascoltatori inadeguati. Al Festival si va con spirito acritico, per pendere dalle labbra, ma c’è modo e modo di farlo. Soprattutto, bisogna saper annuire in maniera convinta e credibile. Sono questioni di ritmo, di estensione del sorrisetto, di occhietto, ecc. Per questo faremo dei corsi: perché tutti possano annuire bene e godere del proprio annuire. E ora lasciatemi dormire”. Secondo indiscrezioni di corridoio, nel senso che SS le ha strappate alla cameriera del professore in corridoio, mentre andava a portargli il caffelatte, un altro corso propedeutico, dedicato agli eventi più frizzanti, insegnerà a ridere come Marco Travaglio alle vignette di Vauro (saranno obbligatorie prenotazione ed evirazione). Nella foto, il prof. Chantilly ospite del Festival nel 2012. L’ex sindaco Caleo lo scambiò per Borghezio.
Silvio Coscia