Da Vezzano a Ortonovo, da Arcola a Sarzana, si leva un grido: “Non siamo i figli della donna di servizio”. Pomo della discordia? I terremoti. Se è vero che con la temibile sequenza sismica di giugno-luglio 2013, proseguita senza particolari picchi fino a metà autunno, si è parlato di queste persone e del loro dramma sussultorio, è vero anche che ora i terremoti sono finiti di colpo; anche consultando i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) si nota come da un giorno all’altro sia calato il sipario. Contro quest’atteggiamento – e a dimostrazione che nel 2014 i cittadino non dormono più e non sono pronti a subire ogni cosa – è nato ieri, sabato 15 marzo, il comitato “Più terremoti in Val di Magra”. “Non siamo certo dei fan della catastrofe – spiega il leader Herzog Cozzani – ma questa situazione è una farsa nella farsa, una metafarsa mi verrebbe da dire, avendo io fatto certi studi. Infatti ci sono sia i terremoti che smettono di colpo, sia le istituzioni che fanno finta di niente”. Alla fine dell’assemblea di sabato, tenutasi in un noto ristorante di Sarzana, gli oltre 40 presenti hanno fatto vibrare i tavolo per ridere, rompendo due caraffe.
Silvio Coscia