Prime frizioni tra gli alluvionati di Ameglia e il neo sindaco Jean Pedrone. Con una nota, i valligiani insidiati dal fiume Magra, hanno dichiarato (se non credete, leggete sul mensile monarchico CittadellaSpezia): “Da anni lottiamo per la nostra messa in sicurezza, speriamo in un grande risultato”. E il sindaco Jean Pedrone, lesto lesto, si è subito messo in moto. Peccato che a volte, per voler fare il bene con troppa foga, si sbagli. Il giovane primo cittadino si è infatti precipitato da don Catorci, il parroco di Ameglia, pronto a farsi sentire per non perdere il favore dei disgraziati abitanti del fiume. Un incontro a muso duro, durante il quale, secondo indiscrezioni di ambiente post conciliare, Jean Pedrone avrebbe chiesto al prelato funzioni religiose in piena sicurezza. Il sindaco ha ordinato al don di non far più accendere ceri, dotare i chierichetti di proteggi gomito e ginocchiere, far verificare settimanalmente le ostie ai Nas e prevederne una scorta gluten free. Don Catorci lo ha scacciato come Fra Tuck nel noto cartone animato di Robin Hood, ma usando una Beretta in dotazione alla polizia italiana invece del pancione. In serata, dalla Diocesi, è arrivata la scomunica e il portavoce degli alluvionati è stato nominato vescovo di Luni dal PD, in cambio dell’appoggio alle prossime elezioni (agosto, settembre al massimo).
Omar Bozo