I giovani del Pd sospettosi: “Tutti i partigiani sono anziani, come hanno fatto a vincere?”

Il partigiano Rungaldier
Il partigiano Rungaldier

Squarciano un velo di silenzio sulla Resistenza i Giovani Democratici della provincia spezzina. In una nota congiunta scritta in un italiano così così, rivolta ai vertici del partito, i GD, guidati da Clarke Uggeri, denunciano una paurosa incongruenza: “Noi ci piacciono la storia più di tutte le materie scolastiche – dichiarano – quindi è normale che la Resistenza la gradiamo, è una cosa importantissima, soprattutto nel jogging. Senza voler mancare di rispetto a nessuno, la cosa che non capiamo è come mai, e non veniteci a dirci il contrario, non ci sia nemmeno un partigiano (i giocatori della Resistenza contro l’impero austroungarico) giovane, sotto i 40 anni, tutti vecchi, che tra l’altro, come dire, prima o poi finiscono”. In particolare, i GD non si spiegano come “hanno fatto degli anziani a vincere contro i cattivi. Delle due l’una: o c’era anche gente giovane e per un motivo che non sappiamo non ce lo dite, o è tutta una montatura e serve una visione più critica della Resistenza. O forse i cattivi erano proprio scarsi”.  Piena di saggezza e comprensione la risposta del segretario provinciale del Pd Mike Le Luci: “Sono tutti vecchi e hanno vinto perché avevano esperienza internazionale”.

Omar Bozo