Rivoluzione ATC: obbligatorio parlare al conducente

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“Aumentare il costo dei biglietti non potevamo perché tanto 50 cent in più non mi permettono comunque di prendere il Porsche giallo a Natale, abbassarli nemmeno perché poi la AMT ci prende in giro, dice che ci vendiamo male, inasprire le sanzioni era impossibile perché è pieno di Vip che non timbrano i biglietti e dispiace fargli fare figure, e allora…”. Questo il preambolo con il quale il numero uno di Atc Esercizio Fisico, Renato Barbetta (infatti molto in forma nonostante i 36 anni suonati), ha annunciato mercoledì mattina la grande novità – a quanto pare l’unica praticabile – della stagione autunno/inverno dell’azienda del trasporto pubblico locale (qui ne parla con sufficienza Cittadella Spezia). Ecco la novità: dal 1° ottobre saranno tolti i cartelli VIETATO PARLARE AL CONDUCENTE e sostituiti con i cartelli OBBLIGATORIO PARLARE AL CONDUCENTE. “Ci è venuta in mente questa cosa carina – ha commentato Barbetta – e d’istinto, a pelle, ce ne siamo innamorati. E abbiamo avuto qualcosa da annunciare”. Ma guai a parlare di intervento simbolico. “Tutt’altro! – ha sbottato Barbetta – I nostri conducenti sono un po’ taciturni, crepuscolari. Invitiamo i passeggeri a parlar loro di continuo, magari discorsi un po’ sensati. E se il controllore sale e vede che nessuno parla all’autista, multa per tutti, e zitti. Le regole sono regole”. Una domanda sorge spontanea: ma non è una cosa pericolosa? “Più pericolosa della solitudine?”, la risposta di Renato Barbetta, che poi si alza, si accende una Merit, e si avvia ciondolante verso un futuro certamente radioso.

Fausto Minali