Dopo il successo riscosso a Lerici quest’estate, è tornato nello spezzino – questa volta nel capoluogo (La Spezia, bel posto) – Mario Adinolfi, ex Pd impegnato nelle battaglie per la vita altrimenti v’ammazza tutti. Adinolfi ha presentato il suo famoso pamphlet “Voglio la Mamma”, in cui si parla di fine vita, aborto, riunioni gay, tutte cose divertenti ma alle quali bisogna saper rinunciare. In post fazione ci sono dei consigli sul Poker Texas Old Them (Anziani Loro). Saputo dell’evento, il giovane consigliere comunale spezzino Luca InErba (PD), che compirà 18 anni a giugno – però è come se li avesse già compiuti perché la vita comincia dal concepimento, anzi comincia da quando al genitore 1 gli vengono in mente i pensieri sconci -, ha subito preso contatto con la segreteria di Adinolfi per chiedere di presentare l’evento, venendo accontentato. Doveva farlo il vescovo Pellet, ma si è rifiutato perché reputa Adinolfi un oscurantista ma in realtà gli brucia per una pokerata di due anni fa. Nessuno immaginava che InErba conoscesse Adinolfi. E in effetti, quando si sono incontrati, il giovane consigliere, spaesato, gli ha fatto i complimenti per Fahrenheit 9/11. Poi, davanti a un folto pubblico, folto nel senso che c’era tanta gente (ma uno specchio in fondo slargava, come all’Ovs), non folto come ai convegni delle femministe, InErba ha voluto spendere due parole sul libricino. “Io non l’ho mica letto – ha detto – ma già dal titolo mi sono trovato nel mio. Voglio la mamma! E ci credo! Anche a me piacciono tanto le mammotte sopra i 40 e sarei felice di provare, spero di trovare delle dritte in questo opuscolo”. La gente ha rumoreggiato e Adinolfi gli ha spiegato che in gioco ci sono valori non negoziabili. Al che InErba gli ha fatto l’occhiolino: “Guarda che io di famiglia sto bene, – gli ha detto – fammi vedere le signore e stai tranquillo che un punto di incontro lo troviamo”.
Paolo Frates