Fughe sanitarie, ecco il progetto del Muro di confine per bloccarle

E’ stato approvato dalla conferenza dei servizi in argento (quelli belli della nonna) il progetto del grande Muro di confine regionale necessario per bloccare le fughe sanitarie dalla provincia spezzina alle regioni confinanti, Toscana ed Emilia. Inizialmente visto come una soluzione troppo costosa perché, basandosi su una mappa disegnata da un bimbo delle elementari (classico buonismo di sinistra), c’era la convinzione che la nostra provincia a sud confinasse pure con Umbria e Corsica, il progetto dopo mesi ha finalmente trovato la meritata benedizione. Sulla muraglia saranno sistemati i 149 disperati dei cantieri scuola lavoro, armati. Non saranno retribuiti, ma almeno sparano ai pazienti in fuga e si sfogano. La barriera sarà alta 2 metri, non 5 come inizialmente proposto, così alla gente viene il nervoso ché non può scavalcare davvero per poco. Sarà realizzata interamente in amianto ecologico. Previste sanzioni pesantissime per i cretini reazionari che di notte andranno a scrivere sul muro “W la Fuga”. La gara d’appalto sarà indetta molto presto e, in virtù dell’iniziativa “Progetto Sud Amore Mio nel Sole”, sarà aperta esclusivamente a imprese calabresi. Sperando che la solita stampa non voglia cadere nella classica e odiosa equivalenza Calabria=Piccante.

Omar Bozo