Nei giorni scorsi un giovane rugbysta spezzino ha placcato un rapinatore che aveva appena svaligiato una farmacia del centro (qui). Un comportamento eroico, che ha spinto i gestori della farmacia a regalare allo sportivo 3-4 etti di ormone della crescita. Dopo il placcaggio, il rugbysta e il bandito sono andati a fare il classico terzo tempo con panini, birra e piccoli furti in abitazione, ma alla fine il rapinatore è stato preso in consegna dalla Squadra Mobile, in puro noce. Un episodio positivo, va bene, però purtroppo ora sta diventando un vizio: pare che tutti gli sportivi spezzini intendano contrastare malfattori mettendo in mostra i fondamentali delle loro discipline. La situazione sta sfuggendo di mano. Fuori da banche, tabacchini, farmacie e simili, è pieno di atleti spezzini – golfisti, tennisti, calciatori, piloti di Formula Uno e i classici Sumo della Lunigiana – pronti a intervenire. L’altro giorno un giovane portiere locale ha intercettato un rapinatore che aveva appena rubato la pensione a un ex dipendente comunale di 29 anni. Come se l’è sentito saldo tra le mani, l’estremo difensore ha urlato “Salire!” e lo ha rinviato. I carabinieri lo hanno recuperato tutto maciullato, eppure lo insegnano anche alla scuola calcio che la palla non deve essere fatta balzare, ché non sai mai come va a finire.
Paolo Frates