Ancora tempo di tagli per l’azienda sanitaria spezzina. Spending Review, come va di moda dire, o, semplicemente, nella nostra bella lingua italiana: Spending Review. Dopo la scelta di usare la stessa siringa anche per 10-15 prelievi e l’introduzione della snella autocertificazione in luogo della dispendiosa prassi della diagnosi, ora arriva una novità per tutti i medici di famiglia (tradizionale) della Asl 5. Quando ausculteranno la schiena dei pazienti, non saranno più autorizzati a pronunciare l’arcinoto e non più sostenibile “Dica trentatré”. Diversamente da quanto tanti pensano, non c’è una ragione medica alla base del “Trentatrè”, scelto probabilmente per ragioni culturali e religiose (33 era il numero preferito di Gesù) o per omaggiare la nota filastrocca sui 33 trentini tutti contenti per la loro regione a statuto speciale, che, tra parentesi, paghiamo noi altri. Ora, i medici di famiglia faranno dire ai pazienti “Otto”. Niente di più. “Meglio dire otto ke 17, ke porta SfIgA!!”, ha dichiarato in una nota stampa, molto matura, il direttore della Asl 5, dott. Konzi. E guai a quei dottori che faranno i furbetti facendo ripetere “Otto” più volte fino ad arrivare a “Trentatrè”, che comunque non è facile perché, secondo indiscrezioni di ambiente moltiplicatorio, non verrebbe il conto preciso.
Omar Bozo