Palco Musica, convenzione barboni-Comune: se imparano il flauto possono restare

In questi giorni alla Spezia sta imperversando il Festival del Jazz, la tradizionale kermesse musicale che porta tante persone di colore in città senza che debbano essere per forza smistate nei centri di accoglienza Caritas, quindi una cosa positiva. Purtroppo alcuni concerti sono saltati. A Monterosso, per esempio, il trio Manlio Giaquinto Quintet non ha potuto esibirsi perché le ladre nomadi gli hanno rubato il contrabbasso alla stazione di Manarola (è già su Ebay nell’e-shop del Parco). Nel capoluogo, invece, sono saltati tutti i concerti in programma al Palco della Musica, il noto dormitorio pubblico dei giardini gestito in proprio dai senzatetto attraverso la B-Vacco srl. Luca Brazil, assessore ai rapporti nell’Istituzione per i Beni Culturali (chiamare al centralino del Comune per info e prenotazioni, tariffa 25/h, con la lira erano 25.000 lire!), ci è rimasto malissimo e per reazione ha abbandonato lo zainetto in autostrada. Poi ci ha ripensato e, assieme al sindaco Arthur Friedenreich, ha elaborato un’interessante convenzione per salvare la situazione. “I barboni tutt’ora alloggiati al Palco della Musica – si legge nel papello – potranno restare soltanto se, entro 6-7 mesi, combinazione proprio il tempo che ci vuole per il nuovo ospedale, impareranno a suonare il flauto come i bimbi delle medie, così c’è un po’ di coerenza”. Secondo indiscrezioni di ambiente insalubre, al termine della formazione musicale i clochard dovranno far sentire all’amministrazione alcune marcette, il problema è che per marcette loro intendono le loro amiche vagabonde con seri problemi di igiene orale.

Fausto Minali