Contropiede: turista americano deruba una nomade a Manarola

“Counter attack is the best way to gain respect, my dirty nigga friend, and now bring me some cotton”. Per chi non capisse l’American English: “Il contropiede è il miglior modo per farsi rispettare, caro amico mio”. Lo ha spiegato un turista USA 79enne che, in visita alle Cinque Terre, per evitare di essere scippato dalle nomadi, le ha anticipate, derubandole lui stesso. E’ accaduto lo scorso fine settimana lungo la tratta Riomaggiore-Manarola. Complice il termine tratta, che fa venire in mente i bei tempi del mercato del lavoro anglofono del XVIII secolo, l’anziano ha deciso di lanciare il cuore oltre la barriera architettonica. Appena ha visto a bordo tre zingarelle evidentemente non maggiorenni (avranno avuto al massimo 16 anni, tutte insieme), è partito in contropiede. Ne ha puntata una e, trasportato dai passeggeri in una sorta di sudatissimo diving da rockstar, l’ha raggiunta e scippata, sfilandole i documenti (tessera Arci, CUD, attestato di abilitazione alla professione di neurochirurgo), 4 neonati, un ironico pleid e un iPhone che l’anziano ha riconosciuto come quello rubato da una gitana a suo padre nel 1936, sempre alle 5 Terre, sulla tratta Vernaccia di San Gimignano Made in Italy – Montenero (questi i nomi dati ai 2 paesi dal premier dell’epoca). Le tre giovani, per la disperazione, si sono gettate dal treno in corsa e sono finite in mare, disturbando i biologi del Parco che stavano sparando a piccoli cetacei (devono rilassarsi anche loro ogni tanto, ciao ragazzi/e!). Il turista, tuttavia, non ha potuto tenere per sé il bottino, che gli è stato requisito dal guardiano del Parco, Luca Sinceri Auguri di Buon Natale. “E come me li rivendo i neonati e il pleid?”, ha protestato il Luca, rimbrottandolo con l’ausilio di un frustino elettrico. E in cambio, Luca, ha ricevuto solo e soltanto il silenzio assordante di una politica che ormai è mero strumento di sé stessa.

Paolo Frates