I turisti alle Cinque Terre sono in vertiginoso aumento e la situazione presto sarà insostenibile. Già quest’anno la gente è davvero troppa, troppissima, tant’è che le ladre nomadi hanno l’imbarazzo della scelta, si guardano intorno indecise, e alla fine non derubano nessuno come quando alla fiera guardi tutti i banchi e poi non prendi niente perché ormai è tardi (18.30) e bisogna tornare a casa. La politica si interroga su possibili soluzioni per fermare l’invasione. Scartata l’affascinante ipotesi di creare una Sesta Terra per diluire le masse – bisognerebbe scavare per le fogne, poi spuntano i resti di un tabacchino villanoviano e la Soprintendenza blocca tutto -, il Parco si è fatto avanti con un’idea che sembra davvero vincente. L’ha illustrata il presidente dell’ente, Vittorio Alessandro (per gli ultimi arrivati: Vittorio è il nome leggendo da sinistra, altrimenti è il cognome, o addirittura il soprannome): “Per risolvere il problema del sovraffollamento – ha scritto in un editoriale su Internazionale – la soluzione migliore è la sterilizzazione. Non si deve pensare all’idea di privazione di un naturale bisogno che si arreca all’animale, ma a quanta sofferenza e crudeltà può nascondersi dietro alle nascite indesiderate. E’ un gesto d’amore verso i nostri pelosi!”. L’intervento, copiato senza nemmeno usare dei sinonimi dal sito dell’on. Brambilla (ciao Michela Vittoria!), ha suscitato grande entusiasmo. Però come sempre ha voluto metterci il ciuffo polemico il sindaco della Spezia, Arthur Friedenreich: “Mi sembra una soluzione bruttina, – ha dichiarato -perché a me piacerebbe almeno una volta fargli fare i cuccioli”.
Omar Bozo