Fossitermi: ladro ucciso dal ladro entrato in casa prima di lui

S’i fosse foco, arderei ‘l mondo, s’i fosse vento, ‘l tempestarei. S’i Fossi Termi? Anche scomodando il brano con il quale il grande cantante Cecco Angiolieri – il reuccio – vinse Sanremo nel ’57, emergono tutti gli interrogativi su Fossitermi ai quali l’amministrazione comunale spezzina non riesce a rispondere. A preoccupare sono i furti in appartamento e la situazione di degrado del bosco, “figura archetipica che richiama un oscuro rito di passaggio”, come spiegato dal comitato di quartiere, di orientamento Junghiano. La situazione nel quartiere è ormai al limite e ogni giorno di verificano episodi terribili: folatine di vento, piccole gastroenteriti, parolacce al bar, brick dell’Estathé per terra e a volte i bimbi in bicicletta cadono. Ci vuole il morto per intervenire? “L’intenzione mia e del sindaco Friedenreich – ha spiegato l’assessore ai poveri Andrea StreetArt – è trascurare il quartiere per far abbassare i prezzi del mattone, comprare le case per due lire, poi aumentare di colpo i controlli e rivenderle al quadruplo. L’abbiamo visto in una punta di Law and Order”. Ovviamente l’assessore scherzava, perché non è in Law and Order, ma in The Shield (stagione 1, episodio 13). Intanto, le cose si fanno sempre più gravi. L’altra sera si è verificata l’ennesima intrusione di un topo d’appartamento in casa di una coppia di anziani spezzini. Come è entrato in casa, BUM!, il malfattore è stato steso con un colpo di pistola. A sparare, però, non sono stati i padroni di casa, ma il ladro che era entrato giusto 10 minuti prima. “Non accavalliamoci”, ha sbuffato, alla Biscardi, prima di fare fuoco. “Mmmm..uuu….mmm”, lo hanno lodato gli anziani padroni di casa, imbavagliati in bagno. Naturalmente i buonisti si sono scatenati. In primis l’ex sindaco Giorgio Pagagno, che si è fatto sentire dal suo ritiro spirituale di Ibiza. “Bisogna sparare in aria. – ha scritto su C6 – Quando si spara in aria i malintenzionati cominciano a scappare, soprattutto, guarda caso, quelli di colore. Lo fanno vedere sempre alle Olimpiadi”.

Paolo Frates