Ha già annunciato la candidatura per un terzo mandato, ma il sindaco della Spezia, Arthur Friedenreich, non è un tipetto spaventato dal quel che sarà dopo di lui. 44 anni, dirigente Arci in dolce attesa che va al Btomic e prende da bere senza tessera, un passato negli Who, con ogni probabilità Friedenreich si candiderà a capo di una lista civica slegata dai partiti – in primis, naturalmente, il Pd – cercando il sostegno che società civile e cittadinanza gli hanno trasversalmente garantito in questi anni. Come detto, Friedenreich, sindaco più amato degli ultimi quattro anni, guarda al dopodomani. E ha già qualche idea per il futuro governo della sua città, Chateauroux. Ma anche per La Spezia, per la quale l’attuale primo cittadino non ha dubbi: “La città è pronta per avere un sindaco nero. Alla fine del mio terzo mandato, La Spezia avrà tutte le carte in regola per affidare la fascia tricolore a una persona dalla pigmentazione africana. Oppure potrebbe diventare sindaco una donna. Una donna nera magari no, è meglio affrontare un problema alla volta”. Per la cronaca, il terzo mandato del sindaco Friedenreich dovrebbe scadere nel 2032, in virtù della legge Delrio, che fa governare i sindaci cinque anni più sei mesi per ogni figlio dello stesso Delrio. Grande entusiasmo in città per le parole cosmopolite del sindaco Friedenreich, e grande entusiasmo anche nel cuore dell’assessore Mori, che ha subito rinnovato l’abbonamento al centro abbronzatura Solaris, tratto dall’indimenticabile lungometraggio del maestro russo (anzi, sovietico, come piace dire a noi) Andrej Tarkovskij.
Paolo Frates