Il nuovo ruolo di capogruppo consiliare del Partito Democratico (Pd: che sta anche per “Partito demenziale” dal male che riusciamo a farci da soli, ragazzi, pazzesco!) sta rubando tanto tempo al giovane Luca InErba, 16 anni compiuti giusto l’altro giorno, stasera c’è il compleanno, facciamo cinque euro a testa, di più i suoi famigliari non se la sentono di darci per fingerci suoi amici. Per colpa del gravoso impegno consiliare, il capogruppo non mette la formazione del fantacalcio dal tre settimane, falsando la competizione, e non riesce più a essere lo stesso nella vita privata. Tant’è che la fidanzata, ‘sta pazza, ha deciso di lasciarlo. Decisivo quel “Sto Giulio Guerri dovrebbero bruciarlo sul rogo come Giordano Bruno Guerri” sussurrato dal Luca in un momento di intimità (si stava provando degli scaldamuscoli al Decathlon). Palazzo civico, tuttavia, non è rimasto a guardare, anche se a molti, guardare, piace. Al contrario, ha attivato i propri legali per fare ricorso al Tar contro la fine del fidanzamento e chiedere l’immediata ricostituzione della coppia nonché, in attesa della sentenza, la sospensiva della decisione della ragazzina (la matta di prima!), in modo che nel frattempo Luca possa continuare a farla diventare donna e a darle una mano con i compiti, ché la terza media è tosta. La prossima udienza è fissata a inizio marzo, vado io che voglio parlare col professore di educazione civica ché ‘sto ragazzo ce l’ha preso di mira. Nella nota con cui il sindaco della Spezia, Arthur Friedenreich, ha comunicato i dettagli dell’azione legale, il primo cittadino non ha dimenticato una battuta ricca di umanità: “Luca, ci dispiace davvero tanto che ti abbia lasciato la morosa”. E subito è arrivato Franco Bravo del Sunia col sorrisetto. Dannata polisemia!