Fra due mesi a Santo Stefano di Magra la gente andrà a votare per il centrosinistra in occasione delle elezioni amministrative, che si svolgeranno nel decennale della prima vittoria dell’attuale sindaco Juri Mazinga, la cui affermazione – era il 2006 – in parte oscurò l’ottimo terzo posto dell’Italia ai Mondiali tedeschi. Allora le primarie non esistevano o almeno nessuno ne parlava, era una cosa da vivere privatamente, senza ostentare. Ora invece la situazione è cambiata e anche a Santo Stefano è sfida interna. In lizza, due candidate donne – questo è senz’altro un segnale importante: finalmente le donne non sono più viste solo come signore della casa -, che hanno programmi comunque abbastanza simili, le principali differenze sono sul sapone per lavare i piatti e sulla ricetta della torta d’erbi, erbi hancock. Ad ogni modo, Juri Mazinga ha deciso di salutare i santostefanesi con un ultimo atto amministrativo in grande stile, prima di lasciare la fascia tricolore e volare, molto probabilmente, al Senato, a levarsi ‘sta voglia di go kart che ha da qualche mese. Il colpaccio del primo cittadino? L’approvazione del Piano Spiagge. E’ successo l’altra notte in consiglio comunale alle quattro meno venti alla presenza del solo Mazinga, e tutto, come sempre, è andato in streaming sul sito istituzionale del Comune e su Live Jasmin. Naturalmente, sia le opposizioni, sia la minoranza Pd di Santo Stefano, hanno avuto di che lamentarsi, accusando Mazinga di fare colpi di teatro di fine mandato, e hannom meschinamente messo in dubbio l’utilità di un Piano Spiagge per una località senza litorale. “Un Piano Spiagge – ha spiegato il sindaco a questi geni – non serve solo a determinare la gestione e la fruizione del fronte a mare ma, per esempio, anche a regolare il modo in cui la gente di Santo Stefano va in spiaggia d’estate. Quindi tutto un discorso di costume, di ciabatte, di sdraio, di creme solari, di portare da mangiare a casa o comprare al chiosco. Sono cose – e qua devo muovere una critica al centrosinistra – sulle quali negli ultimi trent’anni di amministrazione nessuno è intervenuto”. E adesso, sguardi rivolti alle primarie Pd: si vota il 10 aprile recandosi ai vari seggi allestiti tra Santo Stefano, Belaso, Madonnetta e Ponzano superiore moralmente. Bisognerà firmare un documento in cui ci si dichiara vicini al Pd, ma tanto si vede da come ti vesti. Per essere ammessi al voto sarà necessario versare due euro, consumazione esclusa.