Con buona pace di chi era già pronto a sventolare le bandiere del razzismo, tra l’altro molto simili a quelle del Sassuolo, il Comune di Lerici ha trovato una soluzione per il mercatino multietnico, formato da venditori africani ormai integratissimi con gli italiani, tant’è che sono sempre in giro a dire che Higuain è grasso e che abbiamo premier non eletti da cinque anni. Il mercatino sarà mantenuto e si terrà ogni sesto martedì del mese, senza saltare un appuntamento. Per evitare concorrenza ai commercianti locali, inoltre, sarà spostato a Romito. Ai giardini, vecchia collocazione, troverà invece posto la novità del mercatino multietico, dove integralisti di varia ideologia esporranno grucce antinataliste, feti di quattro mesi che vanno alle elementari, anziani terminali, vergini di mezza età e bambini nati per partenogenesi nei laboratori di Slow Food. Alle forze di sinistra ovviamente non sta bene la nuova sistemazione del mercato etnico: “Sono persone che vivono qui da anni – hanno scritto le opposizioni sulla schiena di un nubiano -, da quando le abbiamo acquistate sulle coste del Senegal. Sono perfettamente integrate, i loro figli giocano con i nostri, e se giocano particolarmente bene li vendiamo all’Udinese e ci teniamo tutto”. Per sensibilizzare la comunità circa le sorti di queste genti africane, il prossimo mese le sinistre lericine organizzeranno la rassegna “Settembre nero”. Lo spirito olimpico ha contagiato proprio tutti.
Omar Bozo