“Le caprette della Palmaria potranno essere adottate anche da coppie omosessuali”: parola del sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani, che, facendo uno strappo alla linea del centrodestra – per altro corretta: oggi li facciamo adottare, domani è capace che vogliono votare -, ha deciso di provare a risolvere la situazione delle capre aprendo anche alle adozioni gay. L’amministrazione comunale inizialmente pensava di sterminare gli animali grazie al sostegno logistico di alcuni kaprò, ungulati selvatici conniventi con il potere, ma gli animalisti hanno fatto sentire la loro rabbia, anche con gesti dimostrativi, come l’uccisione delle sule di Porto Venere. A difesa delle bestiole si è schierato anche Frank Capra, noto cineasta ungulato: “La vita è una cosa meravigliosa (1946)”, ha dichiarato. Il mondo cattolico si è scagliato contro l’apertura del sindaco, mettendo in luce i rischi per le caprette adottate da coppie omogenitoriali: “Potrebbero svilupparsi male – hanno dichiarato -, ammalarsi di gender e poi altro che capre, ci diventano tipo il Camoscio d’oro, morbide e cremose, ci diventano”. Inoltre, sempre per favorire una soluzione incruenta, l’assessore amegliese Emanuele Cadeddu, amico del Cozzani, ha chiesto di poter adottare una decina di caprette, ma gli han detto di no perché è sardo e non si sa mai.
Omar Bozo