Nasce Atc Divani e Sofà: “E’ un poltronificio, ma è giusto così”

Mancano appena due anni alla scadenza del secondo mandato del sindaco Arthur Friedenreich, quindi il primo cittadino deve stare ben attento a quello che fa: anche un piccolo passo falso potrebbe condannarlo, nella primavera del 2019 (o 2020, vediamo un attimo come siamo messi con la Confederation Cup), a vincere, sì, come è giusto e normale che sia, ma trovandosi costretto a governare grazie al premio di maggioranza, che sarebbe un cesto di prodotti tipici che alla fine è sempre roba che è lì da tanto. E’ quindi con un occhio a questi scenari che ieri è stata creata una nuova società partecipata da palazzo civico: Atc Divani e Sofà. I ragazzi dello staff del sindaco non hanno fatto in tempo a rivestirsi, lavarsi veloce e diffondere la nota, che già quelli l’opposizione se ne sono usciti con la solita storia: “E’ un poltronificio”. Ma un attimo dopo aver detto questa cattiveria, le minoranze si sono accorte di essere in trappola, ed è arrivato lo smacco, la classica Epifania alla Joyce, che fino a 40 anni ha appeso le calze in cucina, lasciando alla vecchia le noci, il mandarino, la Red Bull. “E’ vero, è un poltronificio, ed è giusto così – ha dichiarato il presidente della nuova partecipata, Renato Goretta -. Poltrone, divani, penisole, puf: saremo i signori del vostro salotto. Testimonial Sabrina Ferilli, alla quale il Lions pagherà la ricostruzione dell’anca. Purtroppo non è più giovanissima, ma io, personalmente, sono di bocca buona, e se faccio il selettivo ora, a 60 anni, non ci crede nessuno”. Per senso di sfida, Atc Divani e Sofà ha donato a Guerri un divano bellissimo, ma il consigliere di “Perla nostra città”, incorreggibile, ha fatto subito un’interpellanza per dire che non trova più il telecomando, chissà dove si infilato, ecc. Poi è venuto fuori che non lo trova, perché non ce l’ha, non ha nemmeno il televisore, per un discorso di pauperismo, per fare il puro, per far colpo sulle donne dicendo “Eh sai sono 20 anni che non guardo la televisione”, o “Il calcio? 22 cretini in mutande che corrono dietro a un pallone”, o “Goretta è più bello da vecchio che da giovane”.

Omar Bozo