“Città paralizzata dai cantieri per anni, Friedenreich resti per terzo mandato”

Purtroppo la prossima primavera, come se non ci fossero altri problemi in questo paese (Bastremoli), gli spezzini andranno alle urne per le elezioni comunali. La situazione al momento è confusa. Il Movimento cinque stelle è riuscito in extremis a stoppare la candidatura di Marco Grondacci, ma anche soltanto averla presa in considerazione, trattandosi di un condannato per corruzione, lesioni personali alla donna che diceva di amare e peculato di sodio, spingerà tanti simpatizzanti grillini a guardare lontano dal Movimento. A destra, l’unico candidato che si è fatto avanti, al momento, è Andrea Costa, ma con ogni probabilità dovrà mollare perché il fantastico mondo della stampa ha quasi finito le metafore tra ambizioni politiche e maratona. La situazione a sinistra è ancora più complessa. La scontata vittoria del ‘Sì’ al referendum del 4 dicembre prossimo (votate e fate votare ‘Sì’!) ha allontanato ancora di più i partiti di sinistra dal Pd, eccezion fatta per la forza meno massimalista del gruppo, la Baader Meinhoff. Sarà comunque difficile per i dem trovare un candidato, che potrebbe benissimo essere un uomo di partito, un esponente della società civile o, preferibilmente, uno di destra. Questo clima di grande indecisione ha spinto la maggioranza dei tesserati, nei giorni scorsi, a comprare una pagina su Cosmopolitan per chiedere a gran voce la conferma del sindaco Arthur Friedenreich per un terzo mandato. Il sindaco è lusingato, almeno stando a quanto riferiscono i parenti, che lo vanno a trovare ogni fine settimana passando con lui qualche ora in sala televisione. Un ulteriore endorsment per Friedenreich è arrivato dal sindacato “Orchidea”, che raccoglie i principali anziani spezzini. “La città è rimasta paralizzata per anni dai cantieri – scrivono gli attempati sostenitori in una nota -, una cosa bellissima, che ci ha consentito di avere tante belle cose da guardare, di passare il tempo e di socializzare, come si dice per i cani schivi. Certo, inaugurare Piazza Europa è stato un grave errore, ma non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca, ma solo l’acqua sporca, e buttiamola nel parcheggio interrato così si allaga, vengono i disagi e qualcosa da guardare c’è anche lì”.

Paolo Frates