La coalizione del centrosinistra spezzino© che sostiene Paolo Manfredini, spaventata dai sondaggi che danno il candidato ad appena il 43-44%, non sta facendo altro che lanciare fango sugli avversari con la speranza di spuntarla anche questa volta, in barba a quell’alternanza che sarebbe invece salvifica, visto che la sinistra governa ininterrottamente la città da 150 anni (e anche i commissari prefettizi erano dei loro). La cattiveria del centrosinistra spezzino© ha preso superficialmente di mira anche alcune parole razziste di assoluto buon senso pronunciate da Matteo Salvini, capitano della Lega Nord, quando è venuto a Spezia (due volte e speriamo torni presto) per sostenere il candidato Peracchini. “Se il Prefetto chiamerà il nostro sindaco per parlare dell’accoglienza di nuovi migranti – ha detto il CEO del Carroccio, tutt’altro che brutto -, Peracchini metterà giù e faranno tutto su Skype che è gratis e molto più comodo”. Ovviamente il Pd, soprattutto l’amica Raffaella Paita, da questo ragionamento ha estrapolato soltanto la parte comoda per far polemica (il passaggio sui forni, per capirci). La disonestà intellettuale del centrosinistra ha fatto anche saltare la tappa spezzina a sostegno di Peracchini di Alessandra Mussolini, come se l’attraente europarlamentare dovesse pagare le colpe di suo nonno, suo nonno materno, l’irresponsabile ingegnere Riccardo Scicolone.
Paolo Frates