Il fascino senza età (comunque a novembre sono 71) di Paolo Asti, l’apparentamento con Cucciniello quello simpatico non l’ambientalista pesante, una coalizione unita dove tutti hanno pari dignità, dalla Lega nord fino a cosi quelli là. Questi sono soltanto alcuni dei fattori che hanno permesso al centrodestra e al candidato sindaco Pierluigi Peracchini di interrompere 70 anni di malgoverno di centrosinistra a parte gli ultimi dieci anni (complessivamente non male). Va detto, tuttavia, che un elemento su tutti ha convinto gli spezzini a votare per il cambiamento: il cane Bucky, insediatosi un anno fa in casa di Peracchini. Testimonial della campagna elettorale dell’attuale sindaco, Bucky oggi è un cane molto critico, che non risparmia frecciatine all’amministrazione e al suo padrone. Vorrebbe scriverle anche su Facebook ma fa casino con le zampe sui tasti e gli vengono fuori delle cose assurde tipo Brogi. Ecco lo sconforto di Bucky confessato a ‘Il resto dei carlini’, quotidiano bolognese dedicato al mondo Lgbt canino.
Signor Bucky, si dice che lei abbia un certo mal di pancia. Come mai?
“Ma guardi io mi sono speso molto per la vittoria di papà Pier e in cambio non ho avuto ancora niente. Spero almeno che a settembre mi arrivi la presidenza di una partecipata. Se mi mettono davanti Rosson giuro che ricomincio a farla in casa, pure la grossa”.
E’ deluso?
“Certo, e sto passando un momento difficile, come si vede anche dalla foto da cui è nato questo articolo stupido. Tra l’altro il virgolettato del titolo io non lo dirò nel corso dell’intervista. Papà Pier ogni sera mi fa le carezzine per consolarmi ma io voglio Atc altro che coccole”.
Si è confidato con qualcuno in questi mesi?
“Con mio zio parroco, Don Bucky”.
Ha fatto presente il suo malessere al presidente Toti?
“Perché, secondo lei il gomito se l’è rotto cadendo?”
(Da ‘Il resto dei Carlini’)