Finiti tutti i partigiani spezzini. Purtroppo il tempo scorre anche per i valorosi combattenti che – guai a chi dimentica la storia! – ci hanno liberato dagli austriaci. L’ultimo ad andarsene, ieri, è stato il comandante Courmayeur, ormai 124enne. L’8 settembre del 1943 il futuro partigiano Courmayeur, come tanti altri antifascisti, salì ai monti, ma lo fece con così tanta convinzione che, a forza di salire, raggiunse le stazioni sciistiche, dando in questo modo un decisivo impulso agli impianti sporitivi e a tutto l’indotto (bar, ristorazione, noleggio sci, ovovie ecc.). Il comandante Courmayeur è stato un partigiano vero. Non uno di quelli che si sono limitati a combattere per la liberà e la democrazia (per carità, importanti): dopo il 25 aprile infatti Courmayeur ha continuato a combattere, tra ripicche, piccole ‘mattate’ e rivincite personali, facendo di tutto per finire nei libri del dottor Giampaolo Pansa.
Come detto, con la dipartita di Courmayeur si sono estinti tutti i partigiani spezzini. L’amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari diffondendo un bando di concorso finalizzato al reperimento di vecchietti utilizzabili come partigiani anziani. “Se avete in casa degli anziani che non usate più – si legge nel testo deliberato da Palazzo civico -, di qualsiasi orientamento politico, proponeteli a questa amministrazione per una eventuale operazione di valorizzazione quali ex combattenti della Resistenza”. All’Anpi non diciamo niente per sgarbo istituzionale.
Omar Bozo