Marinella, accordo fatto. Il 30 febbraio si firma

Come la Nazionale si esalta nelle grandi competizioni internazionali (speriamo anche alla Coppa Rimet di giugno!), la politica spezzina riesce sempre a fare un salto di qualità nei momenti difficili. Lo dimostra anche il caso di Marinella, arrivato in queste ore a una positiva conclusione grazie allo sforzo unanime degli esponenti politici del territorio, da Cavarra fino al sindaco di Sarzana. Il mondo politico istituzionale, in accordo con i sindacati, ha deciso infatti di scartare le offerte ammassatesi fin qui, come quella di Gabriele Volpi, intenzionato a fare a Marinella il nuovo stadio dello Spezia Calcio in caso di (difficile, ma non impossibile) promozione in C1, o quella di Bonifiche Ferraresi, sostenuta fino all’ultimo da Fratelli d’Italia (fissati con le bonifiche fatte dai romagnoli). La soluzione? L’offerta presentata in queste ore da Manzotin, pronta a rilevare l’azienda, i lavoratori e la mandria. I dipendenti hanno espresso qualche perplessità circa la conciliabilità tra carne in scatola e produzione latto casearia, ma il compratore ha specificato che il problema non sussiste, definendo tra l’altro i lavoratori “persone tenerissime, dolci, in salute, davvero fragranti, ideali per la linea Hannibal, di prossimo lancio”. Al di là delle perplessità delle maestranze – mai che gli scappasse un ‘grazie’! -, l’azienda Marinella è salva. Imminente la firma con Manzotin: appuntamento in sede il 30 febbraio.

Paolo Frates