La performante amministrazione comunale spezzina ha deciso di non esporre il monumento a memoria delle vittime dell’amianto, deludendo le richieste di familiari e associazioni, in particolare Afea, presieduta da Pietro ‘Sir’ Arcangeli. Ma perché l’opera, raffigurante un enorme mesotelioma pleurico, non sarà esposta? Se infatti erano noti il cinismo e l’insensibilità delle precedenti amministrazioni di centrosinistra, ha stupito la scelta dell’attuale amministrazione, fatta di persone fondamentalmente buone (tranne ovviamente l’assessore Cenerini Fabio). Chiarire il tutto, in consiglio comunale, è spettato allo schivo assessore Paolo Asti. “Non esponiamo il monumento a memoria delle vittime dell’amianto perché è fatto di amianto esso stesso ed è molto pericoloso. Non ci sono ragioni di acrimonia”, ha affermato il futuro sindaco, aggiungendo poi che “acrimonia vuol dire tipo rancore, livore” perché aveva visto che la consigliera Frijia era rimasta un attimo disorientata. Da segnalare la grande delusione del gruppo consiliare ‘Perla, nostra città’, che ha quindi trovato un altro motivo di frizione con la maggioranza di cui fa parte. E stavolta potrebbe essere rottura. “Forse a breve usciremo dalla maggioranza – ha fatto sapere il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri -. Sarà una bella lezione per quelli che dicono che ho accettato questa carica per soldi quando invece l’ho fatto per servire la città e un po’ anche per le donne yeeeeeeeeee”.
Paolo Frates