Fiammeggiante intesa tra Poste italiane e l’amministrazione comunale della Spezia, guidata almeno per i prossimi otto anni dal sindaco Peracchini. Da oggi infatti il Servizio anagrafe di Palazzo civico, per ovviare ai tanti errori fatti dai postini (scusate: operatori ecologici, come pretendono di essere chiamati), consente ai residenti in tutta la provincia di assumere l’identità della persona a cui per errore viene sistematicamente recapitata la loro corrispondenza. “Ci scusiamo per i disagi – commentano dalle Poste – ma come sapete la nostra sede centrale è nel palazzo simbolo del futurismo quindi siamo un po’ futuristi anche nel fare le cose, siamo pieni FRRRRRRRRRRKKKK! di una forza meccanica giovanile vorticante PATAPAM! che a volte ci fa commmettere SDENG! qualche errorino DO RE CIAK GULP!”. Per onestà va detto che il nuovo servizio nasce su stimolo di un’interrogazione consiliare presentata dal consigliere Pd Luca Erba, anche lui vittima degli sbagli dei postini: “Non mi arriva mai Men’s Health, lo consegnano sempre al mio vicino, un signore di 82 anni che però a forza di seguire i consigli della rivista è diventato muscolosissimo e giovanile e io invece niente, ci son rimasto male”.
Paolo Frates