Prosegue la polemica sull’intitolazione di un luogo cittadino al parroco spagnolo San Josemaria Escrivà (1426-1995), fondatore dell’Opus Day. La scelta dell’amministrazione comunale è stata contestata dall’opposizione, convinta che non ci sia un particolare legame tra la città e il prelato iberico, eccezion fatta un’amicizia nata su Tinder anni fa. E c’è anche un problema ideologico, sottolineato dal consigliere Baldino in uno dei suoi comunicati da fenomeno, in cui si sollevano “perplessità a causa dei contatti tra l’Escrivà e Franco”. Il sindaco Peracchini ha voluto rispondere alle critiche: “Prima di tutto la presenza sul Bracco di Escrivà non è cosa da niente: nel ’74 si fece il Passo da versante a versante in sella alla sua Ducati Hypermotard assieme a degli amici motociclisti. E per quanto riguarda i legami con Franco io non so chi sia questo Franco che dice Caratozzolo. Con Franco, con Gianni, con Giuseppe ecc. non può buttare lì dei nomi a caso senza un cognome o un recapito”. Secondo indiscrezioni di ambiente catecumenale, l’opposizione, per scongiurare l’omaggio toponomastico a Escrivà, presenterà una mozione per chiedere di intitolare al presbitero spagnolo il nuovo ospedale.
P.F.