Il cantiere dell’ospedale sta per ripartire: entro due anni, sei anni più sei anni meno, La Spezia avrà il suo nuovo nosocomio (che, amici di Rifondazione, significa sempre ospedale). Lo hanno assicurato ieri il presidente Giovanni Toti e la sua vice Sonia Viale nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala operatoria del Sant’Andrea mentre un bambino veniva operato a cuore aperto per un brutto attacco di scogliosi. “O il cantiere riparte subito – ha affermato Giovannone – o sciogliamo il contratto con la Pessina e facciamo una nuova gara affidando i lavori sempre a loro. Non è vero che servono diversi anni per realizzare l’ospedale, lo faremo velocemente e a questo fine ho già sentito la ditta estera che mi ha rifatto il tetto quest’estate, lavorano 12 ore al giorno senza pause e diritti, in metà settimana han finito tutto. Come Regione metteremo a disposizione dei caporali i furgoncini necessari per caricare le maestranze all’alba”. Certo, in attesa dell’ospedale che verrà, il vecchio Sant’Andrea dovrà tenere duro. “Per questo motivo – ha spiegato alla stampa Sonia Sunset Boulevard – abbiamo deciso di dare vita a un piano di aggiornamento e potenziamento dell’ospedale civile spezzino, con buona pace della sinistra che continua a dipingerlo come una struttura vecchissima e non più al passo coi tempi. Presto sarà pubblicato un bando per l’assunzione di un centinaio tra cerusici, guaritori e monaci taumaturghi. Inoltre sono stati stanziati fondi per l’acquisto di migliaia di sanguisughe per i salassi e nei prossimi mesi il personale medico infermieristico parteciperà gratuitamente a una serie di corsi di aggiornamento sui fluidi vitali, il cui equilibrio, com’è noto, è alla base della salute umana. Fermo restando che la medicina migliore resta la preghiera”.
PF