Sono finiti i tempi del partito monolite con il consenso al 40 per cento e la cieca fiducia nel leader. Ora anche in casa Lega è tempo di correnti, e Spezia non ne è esente. Anzi, la situazione si fa sempre più complessa. Le correnti ormai sono addirittura tre. La prima fa capo alla sottosegretaria Pucciarelli e conta milioni di aderenti, che si riuniscono settimanalmente al ministero della Difesa, recentemente trasferito a Santo Stefano in un bunker antiaereo in cui tra l’altro ci piove dentro perché l’amministrazione comunale di sinistra non è buona a fare i lavori. Una seconda corrente fa capo all’avvocato Alessandro Rosson, con l’avvocato Rosson unico aderente, e si occupa di infastidire il presidente della Provincia con dei discorsi sulle nomination nei consigli di amministrazione. Infine, nata in questi giorni e subito sotto i riflettori, c’è la corrente dei ‘Leghisti buoni’, lanciata dall’assessore spezzino Lorenzo Brogi. “Va bene la sicurezza, prima gli italiani ecc. – spiega l’esponente di giunta – ma la cosa più importante è godersela, fare le feste ai giardini, bere le birre artigianali e così via. Questo non vuol dire lassismo. Anche gli immigrati ad esempio non possiamo accoglierli tutti, ma solo chi si vuole divertire con noi in questa magica infinita estate chiamata vita”.
Omar Bozo