Ha fatto scalpore in questi giorni l’interrogazione presentata dal giovane consigliere comunale spezzino del Partito Democratico, Luca InErba. Con un candore che ha abbagliato anche i più insensibili commentatori, il tenero esponente democratico, nel suo documento pieno di ingenuità, ha così incalzato il sindaco Friedenreich e la giunta: “Premesso che internet è uno strumento di libertà e devo fare tantissime ricerche; premesso che non sono fidanzato da 8 mesi e quindi devo occupare il mio tempo facendo delle ricerche culturali, scientifiche ecc.; visto che in casa il computer non lo uso solo io; visto che lasciare tutte le informazioni nella cronologia, relative alle tante ricerche che faccio, potrebbe far pensare agli altri utenti che, assetato di conoscenza, vivo male la mia condizione di uomo tutt’altro che mediocre in un modo che ormai rifiuta competenza e merito; interrogo il sindaco e la Giunta per sapere come si cancella la cronologia della navigazione internet”. Dopo aver letto il testo, InErba si è fatto tutto rosso in volto e l’assessore Jackson Tartarini gli ha dato un ganascino. La patata bollente è stata passata all’assessore Melgibson Mori (ha la delega alla prurigine) che ha spiegato all’acerbo consigliere come il modo migliore per cancellare la cronologia sia copiarla in un file Word e inviare quest’ultimo a tutti i propri contatti mail. Il consigliere InErba si è detto soddisfattissimo della risposta ed è corso a casa facendo mancare il numero legale in consiglio.
Fausto Minali