Gutta cavat lapidem. Fai, fai, fai, e poi ecco. Tira, tira, tira – volendo anche con un aiutino – e poi si strappa. E’ il caso del sindaco della Spezia Arthur Friedenreich, che a forza di scrivere post molto lunghi e provocatori su Facebook si è visto proibire l’accesso al social network dai genitori. “Faccia come tutti i ragazzi della sua età e usi l’internet per delle ricerche sui licheni o al limite per i video amatoriali, e non parliamo certo dei filmini della comunione”, hanno dichiarato i familiari del primo cittadino in una nota stampa dal piglio montessoriano. Soddisfatto Marco Zuckerberg, titolare di Facebook: “Finalmente qualcuno si è accorto che il signor Friedenreich stava esagerando. – ha dichiarato il simpatico ricciolino – Sempre a far lo spiritoso, a parlar male di Cofferati, che qua nella Silicon Valley gli portiamo un sacco di rispetto perché siamo gente sindacalizzata anche se propendiamo per la Cisl. Se avesse continuato ancora un po’ gli avrei mandato in massa quegli account virus con le dominicane ciccione che ti dicono Hy Dear I’m here in Genuva”. Combattiva e giovanilista la reazione del primo cittadino: “Chi se ne frega, magari nel frattempo studio e imparo a taggare la gente che proprio non riesco”. Ad ogni modo, il sindaco ha fatto ricorso al Tar per poter usare di nuovo Facebook. Come si pronuncerà? Il parere dell’amichevole vice sindaco J.P. Ruggia: “Si pronuncerà come si scrive, credo: Tar”.
Fausto Minali