Quando gli antichi romani non riuscivano a sottomettere un popolo, lo assimilavano, adottandone alcuni costumi, di solito interi, perché erano altri tempi (4-500 anni fa!). La cosa pubblica spezzina ha deciso di ragionare allo stesso modo per rimediare al fastidio della ladre nomadi operanti sui treni e alle stazioni delle Cinque Terre. Sarà infatti ufficializzata nei prossimi giorni la nascita della nuova municipalizzata ATC Mobilità e Borseggi (51% Comune della Spezia, 49% campo rom via Adamoli SAS), che avrà il compito di coordinare gli scippi sulla tratta ferroviaria La Spezia-Levanto. Grazie alla nuova partecipata, 10 giovani nomadi saranno assunte a tempo deteriorato e potranno colpire i turisti in maniera ordinata (con crimini ben diluiti lungo l’intera tratta) e programmata. In particolare, attraverso una App per Smartphone rubati, sarà possibile concordare il reato predatorio tra ladruncola e vittima. Per esempio, il turista potrà portarsi dietro il doppio dei soldi o due macchine fotografiche, in modo da consentire furti dignitosi, ma allo stesso tempo non restare al verde o senza reflex, così sono contenti tutti. O, ancora, per i passeggeri sarà possibile scambiare i propri oggetti di valore con altri di proprietà delle nomadi, soprattutto i pratici neonati da viaggio. Sdegno da parte del segretario provinciale della Lega Nord, Stefania Pennarelli, che ha invitato i turisti a portarsi dietro delle pistole semiautomatiche. La comunità rom internazionale però l’ha presa bene “perché le piccole armi si rivendono ancora bene”, come si legge in una nota diramata da Django Reinhardt.
Fausto Minali