Protesta dei migranti sotto la Questura: “Vogliamo wi fi e raddoppio Pontremolese”

Ancora una protesta dei migranti alla Spezia. I giovani africani ospitati alla Cittadella della Pace sono usciti di buon’ora per una gita domenicale in centro, ma una volta arrivati nei pressi della Questura non hanno resistito, organizzando una protesta spontanea. L’occasione fa l’uomo ladro acrobata. I profughi hanno cominciato a urlare al cielo le loro rivendicazioni. “Vogliamo lo wi fi e il raddoppio della Pontremolese”, è stato il grido di battaglia più gettonato, testimone di un radicamento decisamente forte al territorio e ai suoi problemi. “Il completamento del tratto mancante del corridoio tra Alto Tirreno e Nord Europa è fondamentale per il nostro paese”, ha precisato Mohamed. Per “nostro paese”, ha precisato in un secondo momento su pressing di una mediatrice culturale vicina alla sinistra extraparlamentare, intendeva Fabiano Alto. I profughi naturalmente hanno anche espresso richieste più classiche: meno burocrazia, più sicurezza nel quartiere Umbertino (“A volte non sembra nemmeno di essere in Italia”, ha denunciato un mauritano qualunquista), cibo migliore per il personale comunale, sblocco del cantiere per il terzo lotto della Variante Aurelia e controlli più frequenti per le Maserati donate loro dalla Caritas (“Come tutte le belle bestie, devi starci attentissimo”, hanno spiegato i rifugiati). Dopo ore di proteste, il Questore ha invitato i migranti a salire e loro hanno rifiutato perché non si conoscono ancora bene e non vogliono correre.

Omar Bozo