Prosegue nello spezzino la raccolta firme di #Passabile, simpatica variante locale del movimento #Possibile di Pippo Civati, che non sa mica niente. Due vocali cambiate e il gioco è fatto: #Passabile. Una trovata dei civatiani spezzini di bocca buona, che ai loro banchetti chiedono firme su referendum immaginari: una firma per rifare Ciao Darwin bello come una volta, una firma per il reddito minimo da 2700 euro, una firma per trovare una ragazza caldi in Genoa vogliosa solitario e tante altre leccornie. “Tanto l’importante è attirare più gente possibile – spiega Lorenzo Camino, ex numero uno della Cameretta del Lavoro – poi noi colpiamo nel mucchio”. Come ben spiega il nome del movimento, la selettività è proprio un altro pianeta. “Quella di Pippo – ha sottolineato Fior Fiore, ex assessore comunale di Lerici del quale non ci si può fidare più di tanto – è una politica inclusiva, quindi noi ci adeguiamo, e raccattiamo di tutto, quasi per fare punti. Siamo oltre il basta che respirino: siamo al basta che abbiano respirato, almeno qualche volta”. Sede prediletta per i banchetti è Lerici: senza ZTL, infatti, arrivano un sacco di turiste dall’alta Italia, stravolte dalla ritenzione idrica, sulle quali i ragazzi di #Passabile puntano forte. “Siamo più affamati degli animatori dei villaggi Valtur”, confessano, e subito vanno incontro a una ragazza che si avvicina al banchetto. Da veri signori la salutano, le fanno i complimenti per le basette e, sostenendole il catetere, la invitano a firmare. Poesia.
Omar Bozo