Continua il dibattito sul Piano Casa elaborato dalla giunta regionale guidata da Giovanni Toti, il simpatico presidente di centrodestra che però, come è giusto sottolineare, non è ligure e non è mai stato in Liguria, anzi, per sfida, si fa sempre vedere a Ventimiglia, alle Centro Croci, persino lungo il Parmignola lato Carrara, per danzare sul confine senza mai oltrepassarlo. Il consiglio comunale spezzino nei giorni scorsi ha approvato un’emozione (“scontentezza”) contro il Piano Casa, con i voti favorevoli di Cinque Stelle e centrosinistra tranne il consigliere Ferraioli che era giù all’Arci incollato alla videolottery. Ma, è inutile negarlo, il Piano Casa del centrodestra è ricco di innovazioni positive in grado di tutelare maggiormente una regione splendida come l’Umbria, figuriamoci la mediocre Liguria. Il presidente Toti lo sa bene e l’altro giorno ha sbottato: “Ma ci rendiamo conto? Questo Piano Casa è una rottura importantissima con il passato e i danni fatti da Burlando. Grazie al nostro Piano, per esempio, potremmo finalmente dire basta ai fiumi costruiti a tre metri dalle case! Cose che la sinistra ha sempre consentito elargendo permessi per edificare corsi d’acqua vicino ad abitazioni anche abbastanza belle che sono lì da secoli!”. Parole pesanti che hanno turbato l’ex presidente Burlando, che in questi giorni si rilassa a due passi proprio da uno di quei corsi d’acqua abusivi e pericolosi di cui parla Toti. Se ne sta tranquillo su questo ruscello assieme agli Orsi (anche Franco) a guardare i salmoni che lo risalgono contromano. Anche loro hanno quel vizio lì.
Paolo Frates