Errore materiale in delibera, Acam si aggrega con l’Iran

Sono lontani i tempi in cui il personale comunale, scelto per la propria fedeltà al centrosinistra, non sbagliava un colpo, spaventato com’era dall’incorrere nelle pene previste dal partito. Adesso purtroppo le cose sono diverse, e i lavoratori dell’ente, selezionati secondo il vacuo e trendy criterio della competenza, a volte toppano danneggiando tutta la comunità spezzina. E’ accaduto anche con la delibera relativa all’aggregazione tra Acam e Iren, operazione che l’amministrazione coerentemente con quanto sostenuto in campagna elettorale, ha deciso di non avallare. alla fine ha deciso di approvare perché ragazzi credetemi non si poteva fare altro. Purtroppo un errore degli amanuensi dei civici uffici ha cambiato Iren e in Iran, e ad andare in porto è stata l’aggregazione di Acam non con la simpatica multiutility del Nord Italia, ma con la Repubblica Islamica aperta anni fa da l’Ayatollah Komencini. Starà quindi all’Iran riorganizzare i servizi ambientali sul territorio spezzino e sostenere il debito di Acam, che, per quanto calato in questi anni, ammonta ancora a 40-50mila euro. La proteste di questi giorni per le strade di Theran sono legate proprio all’aggregazione, sgradita alla popolazione e alle opposizioni, che hanno chiesto almeno garanzie sulla reinternalizzazione della lettura contatori. Se l’Iran non fornirà un servizio adeguato l’assessore Casati farà saltare l’accordo sul nucleare con un post su Facebook.

Paolo Frates