Fanno ormai fortunatamente parte di un lontano passato i tempi in cui la chiesa non metteva più bocca nella vita civile. Oggi finalmente le considerazioni del clero, com’è giusto sia, sono tornate a condizionare la vita di tutti, credenti e non, indirizzando altresì la condotta delle istituzioni civili. Lo dimostra anche quanto affermato domenica scorsa nell’omelia dal vescovo, monsignor dott. Palletti, tutta giocata nel segno del più florido crossover tra sacro e profano. “Chi è senza peccato – ha affermato il porporato, che in questi anni non ha mai fatto mistero della sua fede cattolica – scagli la prima pietra del nuovo ospedale del Felettino”. Parole che hanno mandato in visibilio la comunità dei fedeli e non solo. Tant’è che nelle ore successive il mondo della politica, trasversalmente, ha chiesto a monsignor Palletti di assumere le redini della costruzione del nosocomio, assumendo pieni poteri e affidando il bando di gara alla stazione appaltante della Curia. Il vescovo ha tuttavia declinato l’invito per evitare di assommare troppi incarichi, vista la recente nomina a commissario per la ricostruzione del ponte di Albiano.
Omar Bozo